La Deliberazione del Consiglio Regionale 1 marzo 2000, n. 626 – 3799, recante Indirizzi regionali per la programmazione del commercio su area pubblica, in attuazione dell’articolo 28 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 114 (Riforma della disciplina relativa al settore commercio, a norma dell’articolo 4, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59), articola gli interventi per il commercio su area pubblica in riferimento:
- a) alla localizzazione dei mercati, sia per effetto di nuova istituzione, che per effetto di rilocalizzazione di mercati preesistenti, alla struttura dei mercati ed all’organizzazione degli spazi al loro interno;
- b) al dimensionamento dei mercati in termini di numero di posti-banco;
- c) alla frequenza e ai limiti temporali di svolgimento dell’attività;
- d) alla composizione merceologica, con particolare attenzione alla possibilità di specializzazione della stessa;
- e) alle esigenze di adeguate attrezzature di servizio;
- f) alla salvaguardia delle aree aventi valore storico, artistico, archeologico e ambientale;
- g) all’utilizzo di forme di commercio su area pubblica alternative rispetto ai mercati;
- h) al rispetto delle norme di igiene e sicurezza.
La normativa regionale suddivide i Comuni in fasce. Torino rientra nella prima fascia e risulta essere “comune polo”. Su tale rango la Regione indica come criteri per la localizzazione dei mercati i seguenti presupposti:
1.1) mercati di grande dimensione (120-180 banchi): all’interno o ai bordi degli addensamenti urbani storicamente consolidati e forti, che l’allegato A alla deliberazione del Consiglio regionale n. 563-13414 del 29 ottobre 1999 definisce A.1. (addensamenti storici rilevanti), A.2. (addensamenti storici secondari), A.3. (addensamenti commerciali urbani forti), nonché nelle immediate vicinanze e possibilmente a stretto contatto con il commercio fisso; qualora le condizioni della viabilità lo consentano, è preferibile pedonalizzare l’area intorno al mercato almeno nel periodo di svolgimento del mercato; è opportuno evitare localizzazioni periferiche, in specie se allontanano il flusso dei consumatori dalle principali concentrazioni del commercio fisso;
1.2) mercati di medie dimensione (70-90 banchi): anche per questi è preferibile una localizzazione all’interno o ai bordi degli addensamenti commerciali urbani storicamente consolidatati e forti (A.1., A.2., A.3.), puntando alla specializzazione merceologica; non si ritiene adeguata alla struttura dell’offerta di questo tipo di comuni la presenza di mercati di queste dimensioni nelle zone di recente sviluppo;
1.3) mercati di piccola dimensione (10-20 banchi): rappresentano, in genere, soluzioni sostitutive del commercio fisso carente; la loro localizzazione naturale è nelle aree scarsamente servite. Possono trovare opportuna collocazione nelle zone di insediamento commerciale denominate addensamenti commerciali urbani minori;
A completamento delle forme mercatali di cui sopra sono configurabili apposite aree, pubbliche o private, di cui il comune abbia la disponibilità, esterne alle sedi mercatali, da destinare all’esercizio dell’attività, secondo la tipologia dei gruppi di posteggi, da un minimo di due ad un massimo di sei, anche ad utilizzo stagionale, articolati con cadenza varia, quotidiana o su alcuni giorni della settimana o del mese, per l’offerta al consumo anche specializzata.
Il piano di assetto territoriale dei Mercati della Città di Torino, approvato con la deliberazione del Consiglio Comunale del 21 febbraio 2005 (mecc. 2003 12205/101), prevedeva una differenziazione dei siti in tre classi, riconoscendo mercati metropolitani, mercati urbani, mercati rionali.
Il piano Mercati 2016, approvato con la deliberazione del Consiglio Comunale del 18 gennaio 2016 (mecc. 2015 05089/016), mantiene le categorie mercati metropolitani, mercati urbani, mercati rionali, aggiungendo ad esse la categoria aree di copertura commerciale.
L’organico delle aree sulle quali è effettuato il commercio su aree pubbliche è il seguente:
Mercati Metropolitani | Nr. posteggi giorno max occupazione | Giorni |
Bengasi/Vigliani | 182 | Da lunedì al sabato |
Brunelleschi | 160 | Da lunedì al sabato |
Cincinnato | 121 | Da lunedì al sabato |
Mirafiori Nord/Pavese | 104 | Da lunedì al sabato |
Repubblica | 774 | Da lunedì al sabato |
Per questa tipologia di mercati l’aspetto più rilevante è l’accessibilità di raggio ampio determinando un bacino potenziale della domanda di carattere metropolitano. Essi infatti si pongono come centro di attrazione, non solo per il quartiere o la Città, ma anche per i Comuni conurbati.
Mercati Urbani | Nr. posteggi giorno max occupazione | Giorni |
Crocetta | 167 | Da lunedì al sabato |
Di Nanni * | 89 | Da lunedì al sabato |
Don Grioli | 138 | Da lunedì al sabato |
Foroni | 174 | Da lunedì al sabato |
Madama Cristina | 152 | Da lunedì al sabato |
Martini/Benefica | 131 | Da lunedì al sabato |
Porpora | 107 | Da lunedì al sabato |
San Paolo | 286
361 |
Da lunedì’ al sabato
Sabato |
Santa Rita | 169 | Da lunedì al sabato |
Spezia | 115 | Da lunedì al sabato |
Svizzera | 159 | Da lunedì al sabato |
Vittoria | 183 | Da lunedì al sabato |
Per questa tipologia di mercati l’aspetto più rilevante è la particolare specializzazione commerciale e un sostanziale equilibrio tra la percentuale di posteggi sul totale e la percentuale di popolazione del bacino di domanda potenziale rispetto al totale della popolazione della Città. Essi costituiscono la “base forte” del sistema mercatale torinese e sono localizzati all’interno del tessuto urbano consolidato. Il loro ruolo commerciale è fondamentale, in quanto costituiscono la vera alternativa distributiva, in grado di rappresentare la concorrenza nei confronti degli altri tipi di distribuzione e di effettuare una reale calmierizzazione dei prezzi. Essi sono usualmente collocati in contesti commerciali forti (tutti i mercati sono inseriti in addensamenti commerciali principali o forti).
Mercati Rionali | Nr. posteggi giorno max occupazione | Giorni |
Baltimora * | 80 | Da lunedì al sabato |
Barcellona | 57 | Da lunedì al sabato |
Campanella * | 42 | Da lunedì al sabato’ |
Casale/Borromini * | 99
65 |
Lunedì
Dal martedì al sabato |
Chieti | 40 | Da lunedì al sabato |
Falchera Vecchia | 27 | Mercoledì |
Grosseto | 19 | Venerdì |
Guala * | 88 | Martedì/giovedì/sabato |
Nitti * | 127 | Mercoledì/venerdì |
Nizza * | 53 | Da lunedì al sabato |
Palestro/Valdocco | 115 | Da lunedì al sabato |
San Secondo * | 88 | Da lunedì al sabato |
Santa Giulia * | 66 | Da lunedì al sabato |
Taranto | 84 | Da lunedì al sabato |
Vallette * | 13 | Da lunedì al sabato |
Questa tipologia di mercati ha la funzione di innervare la quasi totalità del territorio; tutte le aree hanno un rapporto molto elevato tra la popolazione residente e il numero di posteggi previsti.
Aree di Copertura Commerciale | Nr. posteggi giorno | Giorni |
Carlina | 2 | Da lunedì al sabato |
Cena | 6 | Mercoledì e sabato |
Chironi | 6 | Da lunedì al sabato |
Falchera Nuova | 6 | Da lunedì al sabato |
Grosseto | 6 | Da lunedì a giovedì e sabato |
Lucento | 6 | Da lunedì al sabato |
Matteotti/Bolzano | 6 | Da lunedì al sabato |
Mirafiori Sud/Plava | 6 | Da lunedì al sabato |
Regio Parco | 6 | Da lunedì al sabato |
Rua | 6 | Da lunedì al sabato |
Le aree di copertura commerciale garantiscono la presenza del servizio in zone le cui condizioni attuali non giustificano la permanenza o la nuova realizzazione di un’area mercatale, in particolare dal punto di vista del buon funzionamento commerciale.
Mercati Sperimentali | Nr. posteggi giorno max occupazione | Giorni |
Crispi | 43 | Mercoledì e venerdì pomeriggio |
* Mercato oggetto di prossima revisione del layout.